lunedì 23 dicembre 2019

Rivoluzione = Restaurazione




Rivoluzione = Restaurazione


Da anni siamo stregati da una parola potente e salvifica: Rivoluzione!

Rivoluzioni sociali, personali, ecologiche, tecnologiche, politiche, dei consumi...
Quanto è davvero efficace una “rivoluzione”, e cos’è in realtà?

Ricordate anche che una delle definizioni di “rivoluzione” è il giro completo descritto da un corpo in movimento intorno a un altro corpo (ed anche il relativo moto) e che la sua etimologia deriva dal latino tardo revolutio -onis ‘rivolgimento, ritorno’, der. di revolvĕre ‘rivolgere’.

Ovvero girare attorno a qualcosa per ritornare allo stesso punto.

Sono partito da queste mie considerazioni rileggendo un vecchio discorso di Osho, uno tra i “Guru” più contestati e dubbi di sempre, perciò perfetto rappresentante di questa era, l’Avatar più aderente a quest’epoca che appare confusa, ma che confusa non è affatto, è semplicemente malata, una transazione bloccata.

Cosa sostiene Osho? Che ogni rivoluzione è inutile, perchè riporta indietro, l’unica rivoluzione efficace è quella che compiamo in noi stessi...

Ma analizziamo un po’ le maggiori tra le cosiddette rivoluzioni:

  • La Rivoluzione Francese: al grido di libertà, uguaglianza e fraternità, la nuova borghesia francese si auto-promosse ad élite di comando eliminando (e successivamente reintegrando) parte dell’aristocrazia e della teocrazia allora dominanti, realizzando concretamente uno dei periodi più cupi e drammatici di tutta la storia europea (il genocidio in Vandea, per esempio), con ripercussioni anche secoli dopo (la contestata equiparazione di Erboristi a speziali, con la semplice conseguenza che, tuttora, l’erboristeria intesa come attività commerciale, in Francia, è estremamente rara!)

  • La Rivoluzione Russa: uno Zar (Nicola II), dopo aver perso credibilità e potere viene eliminato da un altro Zar (Stalin). L’analisi direi che è sufficientemente approfondita e conclusa così. Poi potete cominciare con la narrazione (il popolo, i valori, l’utopia: a livello biologico, si è trattato semplicemente di sostituire un vecchio maschio alpha con uno più giovane e spietato)

  • La Grande Rivoluzione Culturale Cinese: perdonatemi, qui davvero non c’è nulla da dire… Un dirigente di partito ha fatto piazza pulita degli altri. Roba tra maschi Alpha, Beta e qualche Omega… Fine della storia di oltre 3 anni di efferate violenze e distruzione (quella vera) di una delle culture millenarie più antiche e nobili del mondo.


E voi che ne pensate?

Avete davvero bisogno di una rivoluzione o volete essere rivoluzione?
O magari essere in evoluzione (parola simile ma estremamente diversa, che deriva etimologicamente dal latino evolutio -onis ‘atto di svolgere (il papiro)?

il Guru

domenica 8 dicembre 2019

In Consapevolezza


Quello che temo della società in cui vivo è, tra le tante cose, la sensazione che si sia persa, quantomeno assopita, la consapevolezza individuale, sacrificata a una sempre più ampia e rassicurante consapevolezza collettiva, nel peggiore dei casi inconsapevolezza collettiva. 


Ho l’impressione che una maggioranza crescente di persone necessiti di sentirsi dire cosa fare, come farlo, cosa è giusto e cosa sbagliato. Tutto questo è rassicurante, certo, ma fa sì che l’uomo perda se stesso, perda il contatto con il proprio corpo tanto quanto con il proprio essere e il proprio sentire. Cosa desidero davvero? Cosa mi piace? Cosa mi fa stare bene? Il taglio di capelli, le frequentazioni, gli amici… Non credo che ci sia una risposta giusta e una sbagliata (salvo per i dati di fatto), non metto giudizi, solo credo che in pochi si porgano la domanda. Lo si fa e basta. Oppure si fa il contrario agendo in opposizione rientrando di fatto in un’altra grande e massiva categoria tale e quale alla precedente. Questo mi preoccupa. Compro un paio di scarpe, un modello di cellulare, un marchio di biscotti perchè mi piace, lo preferisco, non perchè lo fanno tutti… Oppure non lo compro perchè non voglio essere come loro e sono come tutti quelli che non sono come loro, finendo per comprare l’altro marchio o a riciclare gli abiti della nonna… anche il vintage fa tendenza… La pubblicità è ovunque, subliminale o sfacciatamente esplicita, a dirci cosa è meglio, cosa è giusto. Credo che porre l’attenzione in primis verso il nostro corpo sia parte fondamentale e basilare per la conoscenza di noi stessi. Credo che sia interessante e utile concentrarci sulle piccole cose, la posizione della nostra mano quando impugniamo lo spazzolino da denti al mattino, in che posizione si trova il nostro corpo quando ci mettiamo le scarpe, che sensazione proviamo quando camminiamo sull’asfalto o sulla sabbia, il suono che fa quella fetta di mela mentre la mastico, che differenza sento quando ho mal di testa o quando ho mal di denti... Credo che si debba partire dalle piccole cose, dai piccoli gesti, quelli quotidiani e dati per scontato, per iniziare a far amicizia con noi stessi. Se non conosciamo il nostro corpo, il suo linguaggio, la sua forma espressiva, non possiamo comunicare e interagire appieno con l’altro e col mondo. Se ci muoviamo seguendo il flusso senza conoscere la nostra posizione all’interno di esso non siamo un individuo, siamo massa inconsapevole. Questo mi spaventa molto. Si può essere massa rimanendo sempre se stessi solo a patto di sapere chi siamo, cosa ci fa stare bene e cosa non vogliamo, si può essere noi stessi formando una massa consapevole, un “semplice” insieme di individui. I concetti di giusto e sbagliato, di bello e di brutto sono per la maggior parte individuali, validi solo per noi stessi. La giustizia nella massa segue, a mio parere, la sola legge del rispetto reciproco, dell’empatia, del mettersi ognuno al servizio degli altri. Ci si dovrebbe domandare se quella cosa, giusta per noi, sia giusta per l’altro, per gli altri, oppure no. Diventa responsabilità dell’interlocutore/i rispondere secondo il proprio sentito, sempre a patto che entrambi conoscano e riconoscano il proprio sentito e il proprio vissuto e siano in grado di scendere a compromessi, nel flusso per un “bene” comune. Vale, secondo me, per tutte le sfere dell’uomo.

Tutto cambia nell’individuo che entra in relazione con se stesso, ciò che può essere giusto, sbagliato, bello, brutto, buono, cattivo per me, può non esserlo per te… E su noi stessi non dovremmo mai scendere a compromessi. Una carezza può essere il gesto più tenero e caloroso del mondo se fatto da mia madre a me, oppure una tortura, un affronto, un dispetto se fatta dalla mano di uno sconosciuto. Così è per ogni cosa. Ma per rispettare e essere rispettati in una società io credo sia indispensabile conoscersi, a partire dal proprio corpo. Come mi piace essere toccata? Qual è la mia posizione di confort? Qual è il mio spazio vitale, quali sono i miei limiti fisici ed emotivi, sono capace di dire basta? Di dire no? Di accettare che mi venga detto? Che sensazione provoca nel mio corpo la rabbia? La frustrazione? L’amore? La gioia? L’eccitazione? 

Esperire, sentire sulla propria pelle, dentro il proprio corpo, prendere coscienza, esplorare le emozioni, dargli un nome e un movimento, un’espressione consapevole, confrontarsi con l’altro in maniera paritaria, rimanere dentro se stessi accettando ciò che è differente da noi, ascoltare... credo sia l’unica strada possibile per evolverci come individui… e anche come massa sociale.

La Fede

venerdì 6 dicembre 2019

Biologia Esoterica - Il Blog


Biologia Esoterica - Il Blog-

“Ma cos’è mai la Biologia Esoterica?
Sicuramente ci saranno delle cose brutte, di magia, oppure si parlerà di massimi sistemi, di angeli, di energie sottili, di roba che non si può vedere ne toccare. Insomma, ma cosa me ne farò mai?”

No. Non proprio. La Biologia Esoterica vuole essere un riassunto ed una sintesi di tecniche e conoscenze di vario tipo, utili al nostro sviluppo personale. E proprio in questa ottica è importante, in un epoca in cui non sappiamo o non ricordiamo più il significato delle parole ed il loro uso corretto, tornare all’etimologia, ovvero al senso ed all’origine stessa delle parole.

Perché le parole sono DAVVERO importanti! Le parole sono il primo nucleo in cui si condensano i nostri pensieri; un atto non ancora tangibile, energetico, se vogliamo etereo (verba volant…) ma estremamente programmante, creativo!

Biologia (dal greco βιολογία, composto da βίος, bìos = "vita" e λόγος, lògos = "studio, discorso")

Esoterico deriva dalla parola greca antica ἐσωτερικός (esotericós), derivato da ἐσώτερος (esóteros, interiore), contrapposto a exoteros (esteriore)

Quindi, lo studio della vita legato alla nostra interiorità, la ricerca, la comprensione di ciò che ci accade attraverso l’introiezione. Riportare l’origine dove essa è, all’interno, attraverso l’esperienza personale.

Come farlo? In tanti modi! Le strade sono infinite per giungere in cima ad una montagna; noi parleremo delle nostre, di quelle che noi personalmente abbiamo esperito, elaborato, vissuto, approfondito nei nostri percorsi personali e professionali.

C’è il corpo e la mente, c’è la danza e lo studio, c’è la musica, la lettura…

E c’è anche il tuo unico, personale modo.
Ciò che a noi piacerebbe è aiutarti a trovarlo e risvegliarlo, perché essere consapevoli e consci di noi stessi è la più grande benedizione che possa accaderci.

E non capita mai per caso.

Il Guru

Perché crescere? Ovvero perché la crescita personale è l’unico vero investimento redditizio.

  Susan Neiman è una filosofa americana estremamente interessante. Contemporanea, vivente e pensante, in un epoca come la nostra si pone...