lunedì 18 novembre 2024

Perché crescere? Ovvero perché la crescita personale è l’unico vero investimento redditizio.


 

Susan Neiman è una filosofa americana estremamente interessante.


Contemporanea, vivente e pensante, in un epoca come la nostra si pone dubbi e domante etiche e morali che dovrebbero essere alla base della vita di chiunque, il pane quotidiano di un essere umano che vuole vivere, e vuole che la sua vita abbia senso. Un senso, uno qualunque, magari auto-attribuito (che sarebbe ancora meglio, dal mio punto di vista), che non sia semplicemente soddisfare i piaceri e le voglie di un bambino interiore capriccioso e mai (o mal) cresciuto.

Una delle sue opere più note è “Why grow up?”:

(tratto da wikipedia) Perché crescere?

- In Why Grow Up, Neiman sfida l'infantilismo che crede sia diffuso nella società moderna. Lei suggerisce che le "forze che modellano il nostro mondo" incoraggiano il consumismo, l'apatia, il cinismo e la feticizzazione della bellezza e della giovinezza al fine di mantenere i cittadini passivi e compiacenti. Questi, secondo lei, sono sostenuti da una concezione dell’età adulta in cui essere adulti è sinonimo di fatica, rassegnazione e inevitabile declino.

Neiman sostiene un ideale di età adulta che implica l'esercizio del giudizio, la comprensione della propria cultura attraverso l'immersione negli altri, la modellazione attiva della società e la ricerca di un orientamento di fronte all'incertezza. Come in Moral Clarity, Neiman si ispira al lavoro di Kant, Rousseau, Arendt e altri filosofi per sostenere un concetto di maturità in cui pensare in modo critico non significa abbandonare i propri ideali.-

 

Questo è il sunto della crescita, ed in definitiva della crescita personale.

La fotografia della Neiman sulla nostra società è incredibilmente azzeccata: una società votata al consumismo non solo come comportamento economico ma oramai come religione e causa morale unica ha un solo imperativo: avere come platea di consumatori e fedeli una sterminata pletora di bambini insoddisfatti, che necessitano dell’ennesimo gioco nuovo, dell’ennesima storia incredibile da farsi raccontare, di buoni e cattivi chiari e ben definiti, di qualcuno che dica “Non pensare! Ci penso io a disegnare il tuo mondo!”.

A questo punto, qualsiasi forma di governo è una dittatura, anche la più “partecipativa” delle democrazie. Chiunque può governare un’orda di bambini impauriti, annoiati e incattiviti. Perché un bambino che non ha in mano nessuna forma di autocontrollo su di se, sui suoi istinti, sulla sua capacità di accettazione e di riconoscimento, sulla sua gratificazione è estremamente manipolabile. Soprattutto un bambino di 30, 40 o 70 anni ed oltre!

Come sempre, è fondamentale riportare tutto in un’ottica biologica.

Cosa distingue un cucciolo da un esemplare adulto di qualsiasi specie animale evoluta, in particolare dei mammiferi? La capacità di prendersi cura di se indipendentemente dalla presenza di un adulto tutore.

Il cucciolo abbandonato muore di fame, o non riesce a scaldarsi; gli è impossibile orientarsi e potrebbe alimentarsi con sostanze velenose o dannose, non riuscirebbe ad abbattere una preda, se carnivoro.

Il cucciolo è naturalmente portato quindi a recepire una dipendenza assoluta con l’adulto che si prende cura di lui, e a creare un legame empatico con esso in ogni modo!


Il “cucciolo” umano, però, non aderisce solo al paradigma biologico: lo espande, lo evolve, lo trascende. L’essere umano vive sì nel piano biologico, ma anche in quello culturale e spirituale.

E quindi può mantenere attivi dei conflitti, dei legami irrisolti con la sua crescita ed emancipazione non fisici, ma culturali, spirituali ed anche economici (un ulteriore espansione simbolica della biologia), sessuali, sociali eccetera eccetera.

Conflitti che hanno chiaramente radici inconsce, ma risultati estremamente palesi ed evidenti.

Adulti che non raggiungono la piena autonomia economica perché continuano inconsciamente a chiedere risorse ai loro genitori, ed ogni volta che sembrano farcela accade sempre qualcosa di inaspettato che li riporta a questa situazione.

Difficoltà relazionali in cui il partner non ha un ruolo paritario, ma racchiude sempre una valenza simbolica con un genitore.

Sono gli esempi più semplici che tutti possiamo aver incontrato nella nostra vita, su noi stessi e sulle persone che ci circondano.


Situazioni in cui un non adulto, non potendo chiedere a se stesso una risorsa continua a chiederla ai suoi genitori, a volte direttamente, a volte rivolgendosi ad un altro adulto “facente le veci” dei genitori.

Ecco perché tutte le volte che alcune situazioni problematiche si ripetono nella nostra vita dobbiamo porci un dubbio: si nasconde dietro a questa situazione una mia richiesta verso i miei genitori?

Posso anticiparvi che la risposta è quasi sempre sì, ed è in quel momento che un adulto fa ciò che fanno gli adulti: ammette una lacuna, e vi pone rimedio.

Le competenze (e non solo quelle professionali, ma anche quelle umane come quelle economiche, relazionali, morali, ecc) si apprendono! Potete abbandonare i meccanismi inconsci, o semplicemente integrarli, evolverli, modificarli.

In un concetto semplice: potete crescere, perché crescere significa in ultima istanza prendersi cura di se, essere adulti. E non ci crederete, ma ci sono tante persone nel mondo che ci tengono alla vostra crescita personale.

Ancora di più, molti sono professionisti esperti che lo fanno al solo fine di darvi aiuto con lo svolgimento della loro professione,

Perché un mondo di adulti è un mondo che ha responsabilità di sé e degli altri, cioè un mondo che ha l’abilità di rispondere ai problemi, non di subirli e delegare.

Ancora di più, molti sono professionisti esperti che lo fanno al solo fine di darvi aiuto con lo svolgimento della loro professione!


Quindi, tornando al titolo di questo articolo: Perché crescere?

Per essere la vostra miglior versione, quella più adatta per prendervi cura di voi, ora, e perché un mondo di adulti è un mondo di potenziali alleati e non un mondo di potenziali nemici spaventati.

lunedì 2 settembre 2024

Tardo Ottocento

 

Le vicende di cronaca nera e di guerra di questi ultimi tempi fanno rabbrividire e sconcertano le persone più sensibili, le più ipocrite e quelle più immerse nell’illusione di una modernità progressista che di fatto non esiste se non nella propaganda di chi ci comanda.

Tutto ciò che sta accadendo stupisce e terrifica tutti coloro che subiscono passivamente la realtà, senza porsi domande di alcun tipo, credendo di vivere in un epoca che dovrebbe essere di modernità, crescita, rispetto e soprattutto conoscenza e scienza, una scienza che dovrebbe spiegare i fenomeni naturali e psicologici, oltre che a quelli sociali ed economici.

I risultati, il confronto con la realtà, sembrano invece dimostrare l’esatto contrario:

 

In economia, le schiere di esperti e le grandi menti illuminate che ci governano sembrano di fatto costantemente frastornate da continui eventi reali che bloccano una crescita che dovrebbe essere teoricamente infinita e “naturale”, visto che sono quasi tutti propugnatori del liberismo, una teoria economica che ritiene che il “libero mercato”, un entità mistica e metafisica perfetta, dovrebbe sistemare ogni magagna, dalla puzza dei piedi al buco dell’ozono, passando per sostenibilità e spread, e soprattutto diseguaglianze economiche.

Di fatto, ciò non accade, e non è mai accaduto.

La scienza fa continui progressi medici, che però non impediscono a vecchie patologie di ripresentarsi, a nuove pandemie di espandersi incontrollate e soprattutto non ferma quella che è una vera è propria epidemia di tumori, in cui nuovi strumenti e nuove tecnologie offrono alcune soluzioni ma il numero di diagnosi negative aumenta costantemente (Link alla notizia, pubblicata da molte altre testate), guarda caso con l’aumento dello screening, e questo dovrebbe aprire anche un dubbio metodologico ed epistemiologico che chi conosce alcuni concetti di medicina alternativa come la NMG ha già ben presenti, che non affronterà in questo articolo.

Senza contare le promesse che chi è nato come me nei primi anni ‘70 ricorderà bene: cura dei tumori entro l’anno 2000, vecchiaia alleviata da patologie degeneranti, una ricerca che risolverà tutti i nostri problemi. Ricordate gli spot degli anni ‘80, vero?

Il vero nodo da analizzare sarebbe un altro, in realtà: siamo davvero dinnanzi ad un "collo di bottiglia" tecnologico, una difficoltà ad andare oltre ai nostri limiti tecnico-scientifici o vi è una volonta politica (politica nel senso di volonta di potere e governo, che oggigiorno è gestita da potenti economati finanziari; di fatto, e lo percepiamo tutti, la "politica" classica, quella dei governi, dei partiti, degli schieramenti politici classici oramai non ha più alcun potere effettivo, nelle moderne democrazie di facciata sempre più aride di vera democrazia) di generare la stasi, alimentare le speranze e mantenere il controllo sociale?

Di fatto, a parte gingilli tecnologici ottimizzati e sempre più invasivi, che tendono a dissolvere i legami sociali classici, siamo fermi ad un remake di fine ottocento, e non parlo di quest’epoca a caso; permettetemi di espandere meglio questo concetto.


Cosa accade nella seconda parte dell’ottocento, nel mondo?

Le prospettive e le aspettative sociali erano alte, sospinte da un forte positivismo scientifico, sociale e culturale: nuove scienze, nuove tecnologie promettevano un futuro di totale emancipazione dalle fatiche del lavoro, dalle malattie, dal dolore e dalle sofferenze, con tanto di promesse di viaggi spaziali e navi volanti ma a parte un deciso miglioramento di alcune classi sociali estremamente privilegiate ed economicamente potenti, tutto ciò non si ripercuoteva praticamente su nessun’altra fascia sociale, ed alla fine l’unica vera innovazione “popolare” è stata la creazione del proletariato, ovvero una frangia sociale che ha come unica possibilità di espansione economica la propria prole, il numero di braccia che possono faticare, in soldoni.

In quest’ottica socio-economica, in cui pochi hanno molto e molti non hanno nulla, si aggira lo spirito tormentato di una nuova scienza, un nuovo stato di coscienza che ha un nome inquietante, poiché fonde la parola LOGOS, portatrice innata di scienza, alla parola PSICHE, anima, una creatura che la scienza non potrà mai misurare e quindi non può considerare come esistente.


Sigmund Freud è l’incarnazione di questa nuova creatura, destinata a sconvolgere l’europa prima ed il mondo poi.

Cosa ci insegna Freud, grazie ad un suo personale profondo lavoro di autoconoscenza, di ascolto interiore? Che l’uomo non è una creatura logica e razionale. Punto.

Freud, che è sicuramente criticabile ed il cui pensiero è stato evoluto a livelli successivi da tutti i suoi successori, ha scoperchiato quello che è davvero il più grande tabù dell’essere umano:

L’uomo è un animale evoluto, che anela ed ha la potenzialità di accedere a livelli di etica, di moralità ed evoluzione spirituale molto alti, ma che nasce e si mantiene in vita basandosi su pulsioni e tensioni animali, profonde: Eros e Thanatos.


Scrive il buon Sigmund al termine del suo testo più paradigmatico, “al di là del principio del piacere”, qualcosa che risulterà come una oscura profezia, una quasi maledizione per ciò che riguarda la scienza della coscienza umana:

In definitiva, «sembrerebbe proprio che il principio di piacere si ponga al servizio delle pulsioni di morte [...]. A questo punto sorgono innumerevoli altri quesiti cui non siamo in grado attualmente di dare una risposta. Dobbiamo aver pazienza e attendere che si presentino nuovi strumenti e nuove occasioni di ricerca. E dobbiamo esser disposti altresì ad abbandonare una strada che abbiamo seguito per un certo periodo se essa, a quanto pare, non porta a nulla di buono. Solo quei credenti che pretendono che la scienza sostituisca il catechismo a cui hanno rinunciato se la prenderanno con il ricercatore che sviluppa o addirittura muta le proprie opinioni.»


Ora, procediamo con un analisi obbiettiva a posteriori:

abbiamo avuto nuovi strumenti e nuove occasioni di ricerca?

Sì! Li abbiano avuti.


Carl Gustav Jung, Anne Ancelin Schützenberger, Bert Hellinger, tantissimi altri. Chi ha una minima competenza nella psicologia e della sociologia sa benissimo che ho citato soggetti considerati decisamente borderline; l’ho fatto per una consapevole scelta di campo.

Questi grandi terapeuti e ricercatori partono da basi lontane ma comuni, e giungono a considerazioni assimilabili, ovvero che l’essere umano è individuo di una comunità, una comunità che è non solo fisica, ma familiare, genealogica, legata da affinità biologiche ma anche animiche.


La psicologia più formale, contemporanea e moderna ha scelto un’altra strada, le branche più moderne hanno portato al cognitivo-comportamentismo di Skinner, ed allo sviluppo di tutte le varie discipline che hanno creato efficaci tecniche di controllo delle masse e degli individui, non ad una crescita efficace ed effettiva degli individui. Paradigmatico il caso di Edward Bernays, un nipote di Freud, di cui ho già scritto in un articolo precedente, e che divenne uno dei primi cosiddetti Spin Doctors americani: esperti di psiche e comunicazione al servizio di potenti, politici e lobbies di potere economiche o ideologiche.


Ora non possiamo più nasconderci, la verità è uscita dal pozzo, ed il suo urlo genera follia, una follia che in realtà è innata in noi, che dobbiamo imparare ad ascoltare prima che diventi tossica e mortifera. Una follia che è solo la necessità di abbracciare le nostre parti giudicate cattive, o inascoltate. Non possiamo fuggire da noi stessi e dal nostro destino di evolvere e cambiare.


Le strade vecchie si stanno seccando, il futuro dipinto dai più è terrificante e dipinto con i colori di miseria, guerra e malattia. In verità tutto è uguale a prima, semplicemente non possiamo più nascondere nulla sotto il tappeto, perché il tappeto è il mondo, e sotto non ci sta più niente.

Non è più ora, per la giovine umanità, di fare ciò che vuole, è ora di fare ciò che è giusto.

Ed è giusto assumersi la responsabilità di dare risposte nuove.

Risposte fisiche, economiche, spirituali quindi BIO-LOGICHE (che conoscono la vita, che sono conoscenza di vita) incredibili ora, ma che saranno la base del futuro.


È il momento di lasciar passare definitivamente il tardo ottocento.

È il momento di divenire, infine, esseri umani.

Esseri umani del nuovo millennio: biologici, sociali, fisici e spirituali





martedì 31 gennaio 2023

deus ex machina


Prologo: Fate partire il brano musicale qui sopra in link, aumenterà la vostra capacità orgasmica e di comprensione dell'articolo che state per leggere.
Mi ringrazirete dopo. ;-)

Da dove nascono l’atteggiamento antiscientifico e la sfiducia nella scienza che serpeggiano in parte della società contemporanea?

Volendo essere stretti ed oltremodo riassuntivi, dall’essere umano stesso.

Certo, siamo macchine.

Questa è una delle poche certezze che buona parte della “comunità scientifica” contemporanea recita come un mantra; ed oltre a recitarlo questa preghiera laica la applica ad ogni piè sospinto: ti ammali, ci prendiamo una pillola, o al massimo sostituiamo il pezzo difettoso. E tutto si risolve. A volte.

Potrebbe essere anche una definizione parzialmente corretta, quella di “macchine”, se si aggiungessero un paio di aggettivi:
Siamo Macchine Animali Autopoietiche Sacre.

BAM! Vi ho già terrorizzato e annoiato con dei paroloni, dite la verità!

Allora, torniamo al titolo dell’articolo precedente (che potete tranquillamente rivedere, è gratis, come tutti gli altri articoli che trovate qui): permettetemi di spiegare, sarò breve, lo giuro!

Animali, è semplice. Perlomeno così credete. Sì, siamo animali, lo siamo, perciò come l'etimologia suggerisce: - dal latino animal derivato di anima anima, affine al greco: anemos vento, soffio e al sanscrito ātman col medesimo significato. Che da vita, che è animato. E, per chi conosce un minimo la concezione sacra Indù, che è dotato di Atman, il soffio vitale.

Autopoiesi
è una definizione piuttosto moderna dei sistemi viventi, ovvero sistemi che si AUTOCREANO costantemente, partendo da un se precedente ed adattandolo costantemente all’ambiente esterno ed alle esigenze interne. Pensate la meraviglia: possiamo RIPROGETTARCI in corso d’opera! Possiamo cambiare il nostro destino! Ma il più delle volte non lo facciamo per paura di perdere quel poco che abbiamo, e che spesso in realtà non fa altro che nuocerci.

Questa definizione nasce e si sviluppa contiguamente al concetto dei Sistemi Complessi, un concetto legato alla fisica contemporanea, per cui (stringo così tanto che ridurrò le balene ad acciughine anoressiche…) ogni sistema è concatenato ed ogni variazione di un fattore induce un cambiamento in tutto il sistema (e di conseguenza in molti o tutti i sistemi contigui e collegati).

Ma è il secondo termine, Sacro, che apre scenari che la scienza contemporanea non può nemmeno avvicinare, ovvero il concetto che l’Uomo è e sarà per sempre una creatura in cerca di un Oltre, in cerca del divino e di un concetto superiore di Etica e Moralità, oltre che un archivio di cosmogonie, rituali, memorie e soprattutto simboli.
Andatevi a cercare il significato di cosmogonie,

Se questo antipasto vi è sembrato succulento, vi aspetto la prossima settimana per un piatto decisamente più corposo, e vi anticipo che il titolo sarà "L'illusione ovvero Scienza & Progresso", in cui scopriremo cosa sono in realtà questi due simpatici monelli e come approciare SCIENTIFICAMENTE la nostra vita (ovvero come essere ricercatori Bio-Logici).

ps

Il titolo è ovviamente riferito al "Dio che scende dalla macchina" del teatro greco, e mi sembra quantomai azzeccato, perdonatemi l'immodestia...

giovedì 19 gennaio 2023

Please allow me to introduce myself


Biologia Esoterica 2.0

Dal 2017 in avanti, la mia vita  è stata segnata da cambiamenti profondi, radicali e continui, alcuni molto personali altri legati agli eventi “comuni” che hanno cambiato la vita di molti di noi.
Molti sono stati imposti dall’esterno, da eventi e persone, altri sono nati da una volontà interna.

Dopo molti anni sono tornato stabilmente nel mio paese di Origine, e l’ostacolo più grande che ho incontrato è stato spiegare a chi mi conosce che non ho un lavoro.
Ho molti lavori, da sempre. E quasi tutti “strani”.

A parte i mestieri più tecnici (Dj, Tecnico del Suono e Tecnico IT nel settore della ricerca universitaria) mi occupo di Life Coaching e altre discipline di crescita e sviluppo personale.

E in questi percorsi (sì, percorsi, perché di itinerari si tratta) utilizzo cose generalmente ritenuti strane, come il concetto di inconscio, la numerologia, il simbolismo esoterico e (addirittura!) i Tarocchi e l’Astrologia!

E se mi darete tempo e modo di parlarvene, capirete perché nonostante la massa ritenga questi concetti come superstiziosi ed anacronistici, essi sono assolutamente scientifici e frutto di ricerca costante, e soprattutto ancora di più UMANI!

Ma si tratta di ridefinire la realtà tramite le parole, la narrazione, le credenze e soprattutto le azioni.

Perché se il vostro percorso non modifica la vostra realtà, è meglio guardare una serie in TV…
La vita è cambiamento, avrete tempo per riposarvi poi!

LGG

ps

Gli “eventi” interni od esterni non esistono, esiste ciò che nel profondo abbiamo deciso di vivere, giusto per scombussolarvi un po’ le idee e mettervi nel giusto stato mentale... ;-)
Tutto ciò che ci accade è solo il pretesto per vivere una determinata situazione.

martedì 18 gennaio 2022

Il Marketing della Menzogna


 Il Marketing della Menzogna


Molti di voi non conosceranno, probabilmente Edward Bernays, posso scommetterci.

Chi era costui? Un nipote di Freud, che dai primi anni del secolo scorso:

“Combinando le idee di Gustave Le Bon (autore del libro Psicologia delle folle) e Wilfred Trotter (studioso del medesimo argomento) con le teorie sulla psicologia elaborate dallo zio, Bernays fu uno dei primi a commercializzare metodi per utilizzare la psicologia del subconscio al fine di manipolare l'opinione pubblica. A lui si devono le locuzioni "mente collettiva" e "fabbrica del consenso", concetti importanti nel lavoro pratico della propaganda” (cit Wikipedia)

A lui si devono idee grandiose quali il promuovere il vizio del fumo nella popolazione femminile (le “torce della libertà”), l’aver favorito il concetto e l’ascesa del Nazismo come “protettore” della società contro la democrazia (vista come un pericoloso contesto in cui l’uomo libero, senza un adeguato blocco sociale e personale può andare incontro alle proprie paure inconsce ed eventualmente alla realizzazione del sé e della propria creatività), all’utilizzo della propaganda in tempi di pace (la creazione di un nemico utile, ad esempio il “regime comunista” in Guatemala) e ad un’idea di società in cui solo il consumismo può tutelare una società democratica.

L’oscenità del suo pensiero dovrebbe rendere tutti consci che le sue idee non sono solo pericolose, ma estremamente efficaci: la nostra società attuale è la realizzazione di questo sogno osceno.

Questa mia considerazione è nata da una banalissima tendenza che il mondo delle app ludiche per cellulari (i videogiochi che scaricate sui vostri cellulari) mostrano ultimamente: mostrare un gioco, semplice, intuitivo, banale ma tremendamente accattivante e con un epilogo semplice e “soddisfacente”. Peccato che ciò che vi viene mostrato non è ciò che andrete a scaricare, giocare e probabilmente pagare.
Riflettete: è ciò che oramai fate per tutto ciò che è bene di consumo, e lo fate da molti anni.
E fin qui si tratta di banale Marketing, anzi Marketting, direi…

Ma ora vi vendono anche la politica in questo modo. Vi vendono l’idea di una società e di una vita.

Vi parlano di opportunità, di crescita economica e sociale, di un futuro migliore, di una “normalità” da riconquistare.

E ciò di cui vi parlano non è ciò che propugnano e fanno:

le diseguaglianze sociali ed economiche aumentano

la sanità pubblica viene smantellata di anno in anno

la speranza che i vostri figli e nipoti possano vivere in condizioni migliori delle vostre è una pia illusione

la “green economy” che propugnano è uno schema piramidale di belle parole, lobbismo e auto elettriche (che quando diverranno la maggioranza in circolazione, porteranno rapidamente al collasso energetico), con l’idea esplicita che le grandi multinazionali non pagheranno la “transazione”, ma voi si, eccome se la pagherete cara! Come vanno le bollette del gas, a proposito?

 

E questo non è, badate bene, l’epilogo infausto di qualche errore di valutazione, o il frutto di un una classe politica scadente, no.

Questo è il vero obiettivo.

Dividere e dominare. Da duemila anni il miglior strumento di controllo mai escogitato. Ora portato avanti (questo sì) con metodo scientifico.

 

E non appellatevi ai "buoni propositi": Edward Bernays ha fatto tutto ciò "per proteggervi dal vostro inconscio!"

martedì 20 aprile 2021

Il piccolo gioco della realtà

 


Facciamo un piccolo gioco, giusto per ingannare la vostra mente fino al prossimo lockdown-riapertura da pandemia che vi aspettano da qui fino al 2023, vi va?

Oggi vi dimostrerò che per il vostro cervello biologico (o inconscio, chiamatelo come vi pare, tanto è lui che ha le chiavi di casa...) la realtà semplicemente non esiste per come essa è, ma per come la nostra mente è.


Non ci credete, eh? La realtà è una solida base su cui possiamo tranquillamente costruire tutto un sano mondo razionalistico e materialistico!

Ok, date un occhiata alla foto che trovate all’inizio dell’articolo. Fatto? Ok, ecco la sua didascalia originale...



Guardate attentamente :Questa foto ha vinto il Pulitzer. Un prete che dà gli ultimi sacramenti ad un contadino cubano proprietario della sua terra, che si è rifiutato di lavorare per il regime Castrista.. È stato fucilato senza diritto di difendersi per ordine del #CheGuevara. Ma questa foto non la vedrete mai stampata su una maglietta.

 

 

Agghiacciante, vero? Come vi sentite? Defraudati di un vostro mito romantico? Rinfrancati dalla conferma che i regimi comunisti sono sanguinari? Bene, vi invito cortesemente a SENTIRE con calma ed in profondità tutto ciò che scatena in voi quella foto e quel trafiletto.



Fatto? Bene! Ora prendete le forbicine con la punta arrotondata, bevetevi una pinta di colla vinilica e trasalite. In realtà la foto è effettivamente vincitrice di un premio Pulitzer, per quello che può interessarvi, ma la storia è un altra:



il premio Pulitzer nel 1960 è stato vinto da Andrew Lopez di United Press International per la sua serie di quattro fotografie di un caporale, ex membro dell’esercito del dittatore Batista, giustiziato da un plotone di esecuzione di Castro, la foto principale mostra il condannato che riceve gli ultimi riti.



Non un contadino cubano proprietario della sua terra, bensì un caporale dell’esercito antagonista di Fidel Castro.

Cambiato qualcosa? Per quale parte avete tifato? Ora avete un piccolo esempio del funzionamento della vostra mente e del processo di creazione della cosiddetta “realtà”. La mediazione tra un impulso esterno e le credenze interne, un punto di incontro variabile, una banderuola al vento tra la vostra interiorità e gli eventi che provengono dall’esterno. Un flusso di conferme o un "errore di percorso" da silenziare?

Immaginate tutta la cascata biochimica che avete scatenato dentro di voi, prima per una reazione poi per l’altra: ormoni, cortisolo, adrenalina... Questa è l'unica realtà biologica che emerge, una reazione biochimica importante a fronte di qualcosa che, di fatto, non esiste e non è mai esistita se non in una parte della nostra mente che procedeva (come fa di solito) ad eseguire una cernita, un confronto, tra ciò che essa immagazzina e i dati che provengono dall'esterno.

Ora fate un passaggio ulteriore: che avreste fatto se qualcuno avesse elicitato la vostra prima reazione istintiva? E da qui in avanti nasce il controllo, sia esso sociale, personale, mediatico, eccetera, eccetera.


Ma di questo parleremo più avanti, se ci farete ancora l’onore ed il piacere di farci compagnia nella lettura dei nostri articoli.

Perché crescere? Ovvero perché la crescita personale è l’unico vero investimento redditizio.

  Susan Neiman è una filosofa americana estremamente interessante. Contemporanea, vivente e pensante, in un epoca come la nostra si pone...