martedì 20 aprile 2021

Il piccolo gioco della realtà

 


Facciamo un piccolo gioco, giusto per ingannare la vostra mente fino al prossimo lockdown-riapertura da pandemia che vi aspettano da qui fino al 2023, vi va?

Oggi vi dimostrerò che per il vostro cervello biologico (o inconscio, chiamatelo come vi pare, tanto è lui che ha le chiavi di casa...) la realtà semplicemente non esiste per come essa è, ma per come la nostra mente è.


Non ci credete, eh? La realtà è una solida base su cui possiamo tranquillamente costruire tutto un sano mondo razionalistico e materialistico!

Ok, date un occhiata alla foto che trovate all’inizio dell’articolo. Fatto? Ok, ecco la sua didascalia originale...



Guardate attentamente :Questa foto ha vinto il Pulitzer. Un prete che dà gli ultimi sacramenti ad un contadino cubano proprietario della sua terra, che si è rifiutato di lavorare per il regime Castrista.. È stato fucilato senza diritto di difendersi per ordine del #CheGuevara. Ma questa foto non la vedrete mai stampata su una maglietta.

 

 

Agghiacciante, vero? Come vi sentite? Defraudati di un vostro mito romantico? Rinfrancati dalla conferma che i regimi comunisti sono sanguinari? Bene, vi invito cortesemente a SENTIRE con calma ed in profondità tutto ciò che scatena in voi quella foto e quel trafiletto.



Fatto? Bene! Ora prendete le forbicine con la punta arrotondata, bevetevi una pinta di colla vinilica e trasalite. In realtà la foto è effettivamente vincitrice di un premio Pulitzer, per quello che può interessarvi, ma la storia è un altra:



il premio Pulitzer nel 1960 è stato vinto da Andrew Lopez di United Press International per la sua serie di quattro fotografie di un caporale, ex membro dell’esercito del dittatore Batista, giustiziato da un plotone di esecuzione di Castro, la foto principale mostra il condannato che riceve gli ultimi riti.



Non un contadino cubano proprietario della sua terra, bensì un caporale dell’esercito antagonista di Fidel Castro.

Cambiato qualcosa? Per quale parte avete tifato? Ora avete un piccolo esempio del funzionamento della vostra mente e del processo di creazione della cosiddetta “realtà”. La mediazione tra un impulso esterno e le credenze interne, un punto di incontro variabile, una banderuola al vento tra la vostra interiorità e gli eventi che provengono dall’esterno. Un flusso di conferme o un "errore di percorso" da silenziare?

Immaginate tutta la cascata biochimica che avete scatenato dentro di voi, prima per una reazione poi per l’altra: ormoni, cortisolo, adrenalina... Questa è l'unica realtà biologica che emerge, una reazione biochimica importante a fronte di qualcosa che, di fatto, non esiste e non è mai esistita se non in una parte della nostra mente che procedeva (come fa di solito) ad eseguire una cernita, un confronto, tra ciò che essa immagazzina e i dati che provengono dall'esterno.

Ora fate un passaggio ulteriore: che avreste fatto se qualcuno avesse elicitato la vostra prima reazione istintiva? E da qui in avanti nasce il controllo, sia esso sociale, personale, mediatico, eccetera, eccetera.


Ma di questo parleremo più avanti, se ci farete ancora l’onore ed il piacere di farci compagnia nella lettura dei nostri articoli.

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