martedì 31 gennaio 2023

deus ex machina


Prologo: Fate partire il brano musicale qui sopra in link, aumenterà la vostra capacità orgasmica e di comprensione dell'articolo che state per leggere.
Mi ringrazirete dopo. ;-)

Da dove nascono l’atteggiamento antiscientifico e la sfiducia nella scienza che serpeggiano in parte della società contemporanea?

Volendo essere stretti ed oltremodo riassuntivi, dall’essere umano stesso.

Certo, siamo macchine.

Questa è una delle poche certezze che buona parte della “comunità scientifica” contemporanea recita come un mantra; ed oltre a recitarlo questa preghiera laica la applica ad ogni piè sospinto: ti ammali, ci prendiamo una pillola, o al massimo sostituiamo il pezzo difettoso. E tutto si risolve. A volte.

Potrebbe essere anche una definizione parzialmente corretta, quella di “macchine”, se si aggiungessero un paio di aggettivi:
Siamo Macchine Animali Autopoietiche Sacre.

BAM! Vi ho già terrorizzato e annoiato con dei paroloni, dite la verità!

Allora, torniamo al titolo dell’articolo precedente (che potete tranquillamente rivedere, è gratis, come tutti gli altri articoli che trovate qui): permettetemi di spiegare, sarò breve, lo giuro!

Animali, è semplice. Perlomeno così credete. Sì, siamo animali, lo siamo, perciò come l'etimologia suggerisce: - dal latino animal derivato di anima anima, affine al greco: anemos vento, soffio e al sanscrito ātman col medesimo significato. Che da vita, che è animato. E, per chi conosce un minimo la concezione sacra Indù, che è dotato di Atman, il soffio vitale.

Autopoiesi
è una definizione piuttosto moderna dei sistemi viventi, ovvero sistemi che si AUTOCREANO costantemente, partendo da un se precedente ed adattandolo costantemente all’ambiente esterno ed alle esigenze interne. Pensate la meraviglia: possiamo RIPROGETTARCI in corso d’opera! Possiamo cambiare il nostro destino! Ma il più delle volte non lo facciamo per paura di perdere quel poco che abbiamo, e che spesso in realtà non fa altro che nuocerci.

Questa definizione nasce e si sviluppa contiguamente al concetto dei Sistemi Complessi, un concetto legato alla fisica contemporanea, per cui (stringo così tanto che ridurrò le balene ad acciughine anoressiche…) ogni sistema è concatenato ed ogni variazione di un fattore induce un cambiamento in tutto il sistema (e di conseguenza in molti o tutti i sistemi contigui e collegati).

Ma è il secondo termine, Sacro, che apre scenari che la scienza contemporanea non può nemmeno avvicinare, ovvero il concetto che l’Uomo è e sarà per sempre una creatura in cerca di un Oltre, in cerca del divino e di un concetto superiore di Etica e Moralità, oltre che un archivio di cosmogonie, rituali, memorie e soprattutto simboli.
Andatevi a cercare il significato di cosmogonie,

Se questo antipasto vi è sembrato succulento, vi aspetto la prossima settimana per un piatto decisamente più corposo, e vi anticipo che il titolo sarà "L'illusione ovvero Scienza & Progresso", in cui scopriremo cosa sono in realtà questi due simpatici monelli e come approciare SCIENTIFICAMENTE la nostra vita (ovvero come essere ricercatori Bio-Logici).

ps

Il titolo è ovviamente riferito al "Dio che scende dalla macchina" del teatro greco, e mi sembra quantomai azzeccato, perdonatemi l'immodestia...

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