Prologo: Fate partire il brano musicale qui sopra in link, aumenterà la vostra capacità orgasmica e di comprensione dell'articolo che state per leggere.
Mi ringrazirete dopo. ;-)
Da dove nascono
l’atteggiamento antiscientifico e la sfiducia nella scienza che serpeggiano
in parte della società contemporanea?
Volendo essere stretti ed oltremodo riassuntivi, dall’essere umano stesso.
Certo, siamo macchine.
Questa è una delle poche certezze che buona parte della
“comunità scientifica” contemporanea recita come un mantra; ed oltre a
recitarlo questa preghiera laica la applica ad ogni piè sospinto: ti ammali, ci
prendiamo una pillola, o al massimo sostituiamo il pezzo difettoso. E tutto si risolve. A volte.
Potrebbe essere anche una definizione parzialmente corretta,
quella di “macchine”, se si aggiungessero un paio di aggettivi:
Siamo Macchine Animali Autopoietiche Sacre.
BAM! Vi ho già terrorizzato e annoiato con dei paroloni,
dite la verità!
Allora, torniamo al titolo dell’articolo precedente (che potete tranquillamente rivedere, è gratis, come tutti gli altri articoli che trovate qui): permettetemi di
spiegare, sarò breve, lo giuro!
Animali, è semplice. Perlomeno così credete. Sì, siamo animali, lo siamo, perciò come l'etimologia suggerisce: - dal latino animal derivato di anima anima, affine al greco: anemos vento, soffio e al sanscrito ātman col medesimo significato. Che da vita, che è animato. E, per chi conosce un minimo la concezione sacra Indù, che è dotato di Atman, il soffio vitale.
Autopoiesi è una
definizione piuttosto moderna dei sistemi viventi, ovvero sistemi che si
AUTOCREANO costantemente, partendo da un se precedente ed adattandolo costantemente
all’ambiente esterno ed alle esigenze interne. Pensate la meraviglia: possiamo
RIPROGETTARCI in corso d’opera! Possiamo cambiare il nostro destino! Ma il più
delle volte non lo facciamo per paura di perdere quel poco che abbiamo, e che
spesso in realtà non fa altro che nuocerci.
Questa definizione nasce e si sviluppa contiguamente al concetto dei Sistemi Complessi, un concetto legato
alla fisica contemporanea, per cui (stringo così tanto che ridurrò le balene ad
acciughine anoressiche…) ogni sistema è concatenato ed ogni variazione di un
fattore induce un cambiamento in tutto il sistema (e di conseguenza in molti o tutti i
sistemi contigui e collegati).
Ma è il secondo termine, Sacro, che
apre scenari che la scienza contemporanea non può nemmeno avvicinare, ovvero il
concetto che l’Uomo è e sarà per sempre una creatura in cerca di un Oltre, in
cerca del divino e di un concetto superiore di Etica e Moralità, oltre che un
archivio di cosmogonie, rituali, memorie e soprattutto simboli.
Andatevi a cercare il significato di cosmogonie,
Se questo antipasto vi è sembrato succulento, vi aspetto la
prossima settimana per un piatto decisamente più corposo, e vi anticipo che il
titolo sarà "L'illusione ovvero Scienza & Progresso", in cui scopriremo cosa sono in realtà questi
due simpatici monelli e come approciare SCIENTIFICAMENTE la nostra vita (ovvero come essere ricercatori Bio-Logici).
ps
Il titolo è ovviamente riferito al "Dio che scende dalla macchina" del teatro greco, e mi sembra quantomai azzeccato, perdonatemi l'immodestia...
